La vicenda risale ad agosto e aveva provocato un’ondata di polemiche, con tanto di fiaccolata davanti al tribunale di Reggio.
Ora il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha deciso di inviare gli atti ricevuti al procuratore generale della Cassazione: sarà una commissione a valutare l’operato di Ghini ed una eventuale incompatibilità ambientale o funzionale.
Intanto il pedofilo pakistano, tornato in carcere a fine settembre per volontà del tribunale del Riesame, a febbraio verrà giudicato con rito abbreviato.