Anche due ristoranti macrobiotici del reggiano risultano appartenere a Mario Pianesi, il guru che teneva conferenze in tutto il mondo per promuovere le sue diete denominate Mapi, indagato insieme ad altre tre persone per associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate e evasione.
Sullo sfondo, un movimento molto conosciuto con 90.000 associati in Italia e una rete di oltre cento punti vendita che l’associazione Upm riforniva in modo esclusivo e in barba al fisco. Un’organizzazione definita psico setta dalla Polizia di Ancona: era gestita da una serie di ‘capizona‘ e ‘capicentri‘, che curavano i punti di vendita in raccordo con la segreteria e si davano da fare per ‘indottrinare‘ potenziali vittime, soprattutto giovani emotivamente fragili, a cui promettevano guarigione fisica e psicologica e ‘purificazione’ del karma. Gli chiedevano di donare all’associazione i loro beni, di lasciare lavoro e affetti e di lavorare sottopagati e senza contributi per Upm. Evaso il pagamento di imposte per centinaia di migliaia di euro. Le indagini proseguono.