“Oltre al benzene, quindi, ci troviamo pure con l’amianto” – dice Pietro Bertolasi del Comitato RespiriaMo aria pulita, che fa un breve excursus di quanto accaduto dall’anno scorso a questa parte alle Fonderie di Via Zarlati: “Parliamo di un’azienda che ha oltre 50 anni di vita e che solo nel 2017 si scopre, su accertamenti chiesti dai cittadini, che emette benzene in quantità preoccupanti. Poi la scorsa settimana, il temporale che ha colpito Modena ha fatto cadere pezzi di amianto nei giardini delle case della zona”. Amianto, poi individuato dalla webcam che i residenti hanno voluto istallare per riprendere quello che accade, proveniente dai tetti dell’azienda: “Si tratta di amianto ammalorato, e ci chiediamo: Arpa e Usl, che dicono di fare controlli rigorosi e di cui, dicono, dobbiamo fidarci, non si sono mai accorti di nulla? Nei loro controlli non hanno mai visto l’amianto?”.
Ma non è tutto. “La stessa webcam – conclude Bertolasi- che funziona H24, di giorno ma soprattutto di notte mostra come da quell’azienda esca fumo di tutti i colori, e addirittura delle fiamme. Arpae, a cui abbiamo chiesto di verificare, sostiene di non poter far uscire i propri tecnici dopo il tramonto per motivi di sicurezza. Sarà forse casuale che certi fumi e certi fuochi si vedano solo dopo il tramonto?!”.