E’ sotto choc la comunità di Villanova di Reggiolo, dove nella notte è stato ucciso un 31enne, originario di Cutro. Prima gli hanno bruciato l’auto, poi, 3 ore dopo, quando i vigili del fuoco se n’erano andati, così come le forze dell’ordine, lo hanno fatto uscire di casa e gli hanno sparato a bruciapelo. E’ accaduto ieri sera intorno alle 23. La vittima di quella che sembrerebbe un’esecuzione è Francesco Citro, di professione autista per un'azienda di Reggio Emilia. L'uomo abitava nella palazzina “Corte Agnese” in via Papa Giovanni 23esimo, insieme alla moglie e a due figli.
Sconvolto anche il sindaco di Reggiolo, Roberto Angeli “Io ero lì, in due momenti diversi. Mi hanno chiamato prima per l’ennesimo incendio di un’auto, intorno alle 20.00, la terza nel giro di due settimane, poi a mezzanotte per comunicarmi che era successo quest’altro evento per me pazzesco. Veramente una cosa da pelle d’oca, drammatica, anche perché all’interno della casa dell’uomo ucciso c’era la moglie giovanissima e i due bambini, ancora molto piccoli”.
Che clima si respira questa mattina a Reggiolo?
“Stamattina ho ricevuto molto telefonate, tante persone volevano capire cosa fosse successo nella notte poiché hanno sentito ambulanze, sirene accese. Un fatto veramente gravissimo. Adesso speriamo che i carabinieri riescano quanto prima a fare luce sull’accaduto: le indagini hanno ovviamente preso il via già questa notte, sul posto erano infatti presenti militari dell’Arma provenienti da tutta la provincia reggiana”.
Un commento a caldo da parte del primo cittadino, se la sente di farlo?
“No, perché prima di commentare è necessario aspettare che le indagini facciano il loro corso. E’ prematuro formulare giudizi. Bisognerà capire se la vittima aveva legami particolari. Ora l’unica cosa certa è che è un fatto gravissimo”.
Sempre questa mattina siamo stati tra la gente di Reggiolo, al mercato, e il clima che si respirava, proprio come ci ha detto il sindaco, era quello di una giornata quantomeno strana. “Non sapevo nulla –dice una signora- ma appena sono arrivata ho notato che c’era qualcosa di diverso”. “E’ un fatto terribile –commenta un insegnante- ma lo sappiamo che la malavita è arrivata anche qui da noi”. “Lei non avrebbe paura? –chiede un altro signore- sembrano tutti bravi ragazzi, poi succedono queste cose”.