Non solo gas, energia ed autostrade, dal primo gennaio un nuovo costo graverà sulle tasche degli italiani: col nuovo anno si pagheranno infatti anche i leggerissimi sacchetti per frutta e verdura, pesce ed altri prodotti di gastronomia acquistati nella grande distribuzione. Ogni busta costerà tra i 2 e i 10 centesimi. "Non condanniamo ovviamente una mentalità che tenga più conto dell'ambiente - dice Fabio Galli del Codacons di Modena intervistato da Federica Boccaletti- ma questo non deve ricadere sempre sulle tasche dei cittadini". Senza contare poi che non sarà possibile, anche per questioni -è stato detto- di igene, portare le buste da casa: questo significa che per famiglie di due persone, oppure per i single, che quindi non acquistano grandi quantitativi di prodotti, due mele, tre banane e quattro arance potranno costare anche 30 centesimi in più solo di buste di plastica. "Abbiamo detto alla grande distribuzione di attrezzarsi con buste di carta, come si fa in altri paesi, il cui prezzo è già compreso nel prodotto che si acquista - conclude Galli- Altrimenti a me verrà voglia di arrivare alla cassa e, dopo che la cassiera ha battuto il prezzo di quanto acquistato, svuoterò la borsina e mi porterò via solo il prodotto, lasciando invece li il sacchetto di plastica che non voglio comprare".