Non si placano le polemiche sulla vicenda dell’appartamento di proprietà dell’assessore di Carpi, Cesare Galantini, destinato all’accoglienza di richiedenti asilo, in via Martinelli a Fossoli. Dopo la dichiarazione dell’amministratrice condominiale che, ai nostri microfoni, aveva detto di non essere stata avvisata dell’arrivo degli stranieri, è giunta anche la precisazione del Comune: la cooperativa Caleidos, ha detto il Comune di Carpi, aveva avvisato l’amministrazione, che però non è in alcun modo tenuta a chiedere il nome del proprietario. E’ vero questo? Federica Boccaletti lo ha chiesto a Monica Medici, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle: “Non è assolutamente vero, l’obbligo è sorto a seguito di una richiesta esplicita del Movimento 5 Stelle il quale ha fatto un accesso agli atti in data 7 ottobre 2017 e ha chiesto esplicitamente per tutti gli immobili affittati chi fossero i proprietari, quanto fosse il canone d’affitto, il numero dei vani e degli ospiti. L’appartamento dell’assessore Galantini, non compare nell’elenco”.
E lui quando lo aveva affittato alla cooperativa Caleidos?
“Ad agosto. Se si fosse trattato di un errore, dovrebbero chiedere scusa e rettificare immediatamente il documento che noi possediamo. Se no, è un’omissione in atti pubblici. Se loro ribadiscono che il documento che ci è stato dato è corretto, noi non avremo altra possibilità che presentare l’esposto alla Corte dei Conti, perché questo documento non risponde al vero”.
I condomini erano stati opportunamente informati? “I condomini hanno saputo che l’immobile era stato dato in affitto a dei richiedenti asilo, quando hanno visto arrivare i primi stranieri. Non lo sapevano assolutamente”.
E proprio sul caso che vede protagonista l’assessore Cesare Galantini, il suo partito, Liberi e Uguali, sabato scorso (13 gennaio 2018) ha tenuto una conferenza stampa, nella quale però, a sorpresa lo stesso Galantini si è limitato a dire che interverrà nel merito della vicenda nel Consiglio Comunale di giovedì 18 gennaio, spostando l’attenzione sulla manifestazione di Forza Nuova, che già aveva sollevato lo sdegno del sindaco Alberto Bellelli. “Chiediamo conto al ministro degli interni Marco Minniti della gestione dell’ordine pubblico” - ha puntualizzato Galantini – “ossia come possano essere autorizzate manifestazioni di quel tipo, da parte di forze politiche estremiste”. Rifarebbe tutto da capo, uguale? “Assolutamente sì. Chiaramente tutto è stato innescato da questa richiesta di dimissioni da parte del Movimento 5 Stelle che noi oggi riteniamo mandanti morali dell’iniziativa di Forza Nuova”.