Picchiato fino alla morte perché faceva i capricci. E’ accusata di omicidio preterintenzionale non colposo la madre del bimbo di nemmeno 4 anni morto l’anno scorso a causa della rottura del mesentere, una parte dell’intestino, dovuta ad una botta violenta o da percosse. La donna, moldava, 28 anni, ex prostituta residente con il nuovo compagno in un monolocale di via Sigonio, subito aveva dichiarato ai sanitari che il bimbo aveva avuto una grave indigestione, poi, pian piano, la verità è emersa: sul corpo del piccolo i segni delle percosse, lividi ed anche una frattura. L’udienza preliminare nei confronti della donna si terrà il primo marzo. A giudizio anche il compagno della donna, un 39enne albanese accusato di autocalunnia e falsa testimonianza: si era autodenunciato ai carabinieri come responsabile di quanto accaduto per proteggere la madre del bimbo deceduto, in attesa del secondo figlio.