Importavano illegalmente zucchero dall'estero per rivenderlo in nero a produttori di vino di scarsa qualità. Quasi 900 tonnellate di zucchero sono state sequestrate dal Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta.
Trentasei gli indagati, tra cui numerosi imprenditori del vino anche emiliani.
Lo zucchero era custodito in due depositi, uno in Campania e uno nel modenese, a Formigine. A capo dell'organizzazione c'erano i fratelli napoletani Santo e Antimo Aimone. Le cantine, che producono vino da discount, aggiungevano lo zucchero importato illegalmente e quindi comprato a basso costo, per aumentare la gradazione alcolica.