“Abbiamo scelto il treno per evitare i disagi del traffico del week-end ma il viaggio sul regionale Rimini-Modena, al ritorno, ieri si è trasformato in una vera e propria odissea” a raccontarlo ai microfoni di Radio Bruno, un' ascoltatrice. “Il treno era sovraffollato e, nonostante io avessi pagato per la prima classe, avendo una bimba piccola, non sono riuscita a sedermi. C’è addirittura chi, a causa del caldo e della mancanza d’ossigeno, si è sentito male e il treno si è dovuto fermare per consentire l’intervento dell’ambulanza. Inoltre, arrivati a Castelfranco si è pure verificato un guasto ci hanno fatti scendere: non sapendo quando il convoglio sarebbe potuto ripartire abbiamo chiamato i parenti che da casa sono venuti a recuperarci con le auto. E’ stato un enorme disservizio, ci abbiamo impiegato quasi tre ore per arrivare a Castelfranco: uno sceglie di lasciare l’auto in garage proprio per evitare le code del fine settimana, ma con il treno è stato addirittura peggio. Quello che non capisco è come mai essendo stampata sui biglietti una data, non prendano provvedimenti (ad esempio incrementando i treni) nonostante conoscano in anticipo il numero di passeggeri, specie in corrispondenza di fine settimana particolarmente caldi (c’era anche Rimini Wellness). Ora spero almeno che Trenitalia ci rimborserà il viaggio: io ho conservato i biglietti e penso proprio che procederò con la richiesta di un risarcimento, anche se la fiducia è piuttosto scarsa. Non è la prima volta che prendo il treno, ormai è da anni che è così”.