Trovata dai carabinieri la Santa Barbara dei calabresi. Si tratta del più grosso sequestro di armi operato nella provincia di Reggio Emilia.
“Una disponibilità di armi e munizioni sufficiente per una piccola guerra”. Così il gip Giovanni Ghini ha definito il sequestro che ha impegnato più di 50 militari e unità cinofile. Pistole, revolver, fucili a pompa e semiautomatici (alcuni con la matricola abrasa), carabine potenziate e silenziatori, 30kg di polvere da sparo e bombe a mano. Si tratta del più importante e più consistente sequestro di armi illegali operato nella provincia di Reggio. E’ ora da chiarire se tale arsenale era nella disponibilità della criminalità organizzata.
In manette sono finiti tre crotonesi: un 33enne abitante a Reggio Emilia, un 34enne di Castelnovo Sotto e un 50enne domiciliato a Reggio Emilia. Il gip Ghini ha però accolto solo una delle tre richieste di misura cautelare in carcere in carcere, quella a carico del 50enne Alfonso Vasapollo, in virtù dei suoi precedenti penali. Sono invece finiti ai domiciliari gli altri due Giuseppe Minarchi e Giovanni Audia. Il pm ha impugnato la decisione degli arresti domiciliari per entrambi.