Verrà presentato oggi in consiglio regionale il 'caso' Finale Emilia, nella bassa modenese, dove Hera, attraverso la controllata Feronia, vorrebbe ampliare la discarica per i rifiuti speciali. Sul territorio finalese, però, ci sono già inceneritori a biomasse, biogas, maxi-allevamenti intensivi di tipo industriale, impianti di lavorazione della plastica, un piano cave che danneggia il territorio il tutto in un’area a rischio sismico. “Abbiamo presentato in Regione più di 2mila firme, nei giorni scorsi, a supporto di questa battaglia portata avanti dai cittadini e che testimonia che il nostro territorio non ne può più, non vuole questo ampliamento della discarica in un’area già, per altro, oberata da tantissime situazioni di impatto ambientale, come le falde acquifere e la qualità dell’aria –conferma il portavoce del Comitato Civico Ora Tocca a Noi Maurizio Poletti- A Finale, se la discarica verrà ampliata, verranno conferiti 1milione 860mila metri cubi di rifiuti speciali, un ampliamente di una portata veramente inaccettabile –continua Poletti- E si tratta per altro di rifiuti che non vengono dal territorio di Finale, ma da fuori. Si tratta di un’operazione fatta da Hera per perorare gli interessi di Hera, che conferirà nel nostro territorio, se la discarica verrà ampliata, rifiuti speciali da tutta Italia”.