“Non mi ricordo nulla di quella sera, avevo bevuto ed ero ubriaco”. Questa la dichiarazione di Myroslav Prayzner, il richiedente asilo ucraino presunto stupratore della 24enne reggiana. L’uomo, 25 anni, è stato infatti interrogato ieri dal gip Giovanni Ghini in carcere, dove rimarrà in attesa della decisione del giudice. La Procura ha chiesto che il 25enne resti dietro le sbarre, la difesa invece non ha avanzato richieste essendo lo straniero senza fissa dimora e senza parenti prossimi. Il giudice si è riservato di decidere nelle prossime ore.
Intanto la ragazza 24enne, vittima dello stupro, è uscita dall’ospedale ed è tornata a casa. E proprio per manifestarle solidarietà e vicinanza le associazioni “Nondasola” e “Non una di meno” hanno organizzato per questa sera alle 20.30 una camminata in via Petit Bon, dove si è consumata la violenza. E il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, ha annunciato la volontà dell’amministrazione comunale di costituirsi parte civile.