Interpretava un meccanico emiliano della Ferrari in Zelig, ora Marco Della Noce in una macchina è costretto a viverci. A gettarlo in mezzo ad una strada sarebbe stato, a suo dire, un divorzio conflittuale, con impegni economici a cui non è riuscito a far fronte. E cosi, dopo la sfratto da casa, da venti giorni dorme nella sua auto a Lissone, in Brianza. Per aiutarlo si sono mobilitati in tantissimi: i colleghi organizzano una serie di spettacoli per raccogliere denaro, ma aiuti arrivano anche dai ferraristi: su tutti un ex meccanico Ferrari, il sassolese Pietro Corradini, che da lunedì aprirà un conto proprio per raccogliere fondi a favore di Della Noce.
Per dovere di cronaca aggiungiamo però che in un articolo pubblicato ieri in serata dal Corriere la moglie rispedisce, per bocca dei propri avvocati, le accuse al mittente: "I suoi guadagni li ha sperperati irresponsabilmente con il suo stile di vita, non certo per pagare il mantenimento dei figli -fa sapere al Corriere l'avvocato Andrea Natale- E se è sul lastrico non è per il sequestro della Partita Iva, che peraltro non è mai avvenuto, ma perché ha ricevuto grosse cartelle esattoriali dall’Agenzia delle entrate ed è stato dichiarato evasore totale per diversi anni".