“Ieri sera ho rischiato la vita”. A dirlo ai microfoni di Radio Bruno, nell’intervista realizzata da Federica Boccaletti, il patron del Modena calcio, Antonio Caliendo. Nella sede della società, nei pressi del Braglia, era infatti in corso una riunione tra Caliendo e Carmelo Salerno, quando in serata è accaduto un fatto gravissimo, come racconta lo stesso patron. “Sono arrivate 30, 40 persone incappucciate, facendo un assalto addirittura con spranghe e lacrimogeni, come se fosse una guerriglia, e questa è una cosa inaccettabile. Questo è successo quando il Signor Salerno è uscito dai nostri uffici. Chi li aveva avvisati?” “Questa farsa del signor Salerno” sottolinea il patron canarino “io non l’accetto più. In 8 mesi ho avuto più di 20 incontri con lui, alla presenza di testimoni: Salerno ha sempre cercato qualsiasi scusa pur di non firmare. Pertanto io da questo momento ne sto fuori”.
Il concordato preventivo esiste? “Non ho fatto niente di illegale” sottolinea Caliendo “ho fatto solo quello che la legge mi permette di fare. E’ l’unica difesa che io ho potuto avere. Io ho messo le chiavi in mano al signor Salerno che ha sempre trovato un modo per non firmare e ha sempre dato l’idea che fossi io quello che non volevo concludere: in realtà è il contrario”.
Questa mattina la nostra redazione giornalistica ha contattato al telefono lo stesso Salerno che ci ha confermato come lui consideri ormai interrotta ogni trattativa. Il concordato, in realtà, di per sé, non pregiudicherebbe il passaggio societario.