Una telecamera che sembrava un bottone della camicia riprendeva il foglio con le domande, poi, tramite degli auricolari, il suggeritore dava indicazioni al candidato sulle risposte corrette da scrivere. Era un sistema ingegnoso quello messo in piedi da una banda che, con 3mila euro, prometteva a chiunque, anche senza alcuna conoscenza della lingua italiana, di passare l’esame per la patente. Il sistema è stato però scoperto dalla polizia nel corso di un controllo, l’altro pomeriggio, nel parcheggio alle spalle del cinema Raffaello, poco distante dalla sede della Motorizzazione Civile dove si svolgono gli esami, appunto, per il conseguimento della patente. LI, infatti, era la base dell’organizzazione, su due auto parcheggiate e allestite con tutta la tecnologia necessaria. Denunciate 4 persone: un rumeno ed un siciliano, coloro che avevano dato vita alla truffa, ed un marocchino e un indiano beccati sul fatto dopo una prova d’esame.