Che sia credenza popolare o meno ogni anno pare che ad agosto il costo di benzina e diesel sia destinato ad aumentare. Abbiamo cercato di capire se la “credenza” quest’anno sia o meno confermata e come viene “fatto”, sostanzialmente, il prezzo dei carburanti che ogni giorno utilizziamo...
“Dobbiamo sfatare un mito, perché nell’ultimo mese i prezzi sono diminuiti rispetto alla credenza popolare che vuole che gli italiani in partenza per le vacanze paghino di più per fare il pieno –dice Gino Gibertini della Gibertini Petroli di Modena- In realtà l’aumento quest’anno c’è stato a partire da aprile, quando si è verificato il periodo di tensione tra Iran e Stati Uniti. Negli ultimi 15 giorni invece c’è stata una piccola inversione di tendenza, una diminuzione nell’ordine dei 3 cent di euro al litro, circa”.
Quindi credenza sfatata, almeno per questa prima parte dell'estate, ma quel che rimane da capire è come si “costruisca” il prezzo dei carburanti, che spesso ci pare essere slegato dal prezzo del petrolio al barile.
“A volte non troviamo corrispondenza giorno-giorno tra le variazioni, ma nel giro di 36/72 ore l’adeguamento c’è – spiega Gibertini – In realtà, però, il costo al dettaglio di benzina e diesel viene determinato dalla quotazione Platts, una quotazione fatta da un’agenzia specializzata che esprime il valore effettivo dei prodotti raffinati in un determinato giorno e in una determinata area, e non dal prezzo al barile. Capita, ad esempio, quindi, che le quotazioni di greggio scendano mentre il Platts no, e così il prezzo dei carburanti, nonostante il petrolio costi meno, non diminuisce. Va detto, però, che il prezzo del prodotto finito, in Italia, è esattamente lo stesso di quello che si trova in Svezia o in Cambogia”.
Questo significa, come noto ormai dal tempo dei tempi, che ad incidere, in Italia, sono le accise. Ride, Gibertini: “Consideri che oggi in Italia la benzina costa 40 centesimi al litro, il gasolio 35, depurati di iva e accise. Se andiamo a pensare a quel è il vero costo commerciale di questi prodotti ci accorgiamo che costa meno un litro di carburante che una bottiglia di acqua minerale”.
Molte volte gli automobilisti spiazzati -per non dir peggio- dal costo del pieno, se la prendono con i benzinai. “Il povero benzinaio guadagna normalmente una cifra che si aggira tra i 3 a i 4 centesimi di euro al litro. Un pieno da 30 euro gli fa guadagnare circa 50 cent”.
E siamo alle conclusioni.
Primo: non sbraitate contro i benzinai. Anzi ringraziateli per farvi il pieno ed evitarvi di scendere dall'auto con le temperature bollenti di questi giorni permettendovi di star ben chiusi dentro, con l'aria condizionata a palla.
Secondo: state pur certi che ne questo ne nessun altro governo, numeri alla mano, cancellerà le accise.
Foto: grafici degli ultimi giorni dal sito http://carburanti-italia.it/